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La Tuscia, terra ricca di storia e tradizioni, di borghi medievali e romantici laghi, coincide con l’antica Etruria, l’impero degli Etruschi, e si estende tra il Lazio settentrionale e parte delle vicine regioni di Toscana e Umbria. La provincia di Viterbo, in particolare, rientra per intero in questo straordinario patrimonio di cultura e bellezza, dove nessuna aspettativa resta disattesa.

Che il visitatore sia interessato ad arte o natura, architettura o archeologia, enoturismo o enogastronomia, sport o relax, troverà sempre ciò che cerca e in spazi piuttosto ristretti. Un soggiorno al Podere di Marfisa, a Farnese, rappresenta il connubio ideale per appagare ogni desiderio.

L’ottimo ristorante, l’Osteria Unicorno, propone pietanze genuine che affondano le loro radici nella tradizione culinaria locale, rivisitata con raffinatezza e gusto; la Spa presenta ambientazioni ed atmosfere da paradiso dell’Eden e offre massaggi e trattamenti preziosi e rigeneranti; le camere comode ed elegantemente arredate; i paesaggi da sogno e, per finire, la possibilità di raggiungere, in pochi minuti, le destinazioni più interessanti della Tuscia, come i meravigliosi laghi vulcanici che ne caratterizzano il territorio.

 

Il lago di Bolsena

Il lago di Bolsena, con i suoi 270 chilometri quadrati di superficie, rappresenta l’invaso naturale di origine vulcanica più grande d’Europa. Al centro vi si trovano due isole, Martana e Bisentina, nate a seguito dei continui movimenti tellurici della zona che, in epoche remote, hanno fatto sprofondare in acqua ampi lembi di terraferma.

Tra gli affascinanti borghi che si affacciano sul lago, c’è Bolsena, il cui centro storico è tra i più suggestivi dell’intera regione, grazie alla splendida Rocca Monaldeschi, eretta nel XIII secolo che la domina dall’alto, riflettendosi nelle acque limpide del lago.

Capodimonte, Montefiascone e Marta completano il tour del lago di Bolsena, e offrono scorci spettacolari sul paesaggio circostante e incantevoli ambientazioni tra le vie che ne disegnano i centri storici.

 

L’irraggiungibile lago di Mezzano

A pochi passi da Farnese troviamo, il lago di Mezzano, ubicato nella parte più settentrionale della provincia di Viterbo, quasi al confine con la vicina Toscana.

Il lago di Mezzano è ubicato al centro di un territorio impervio ed aspro, ma proprio per questo, affascinante ed intrigante. Isolato e difficile da raggiungere, il piccolo specchio lacustre ospita i resti di un insediamento preistorico databile al XIII secolo a.C., fatto di palafitte, ancora ben conservate, saldamente ancorate a circa dieci metri di profondità e, si presuppone, sommerse già in epoca remota da una impetuosa inondazione che ne costrinse gli abitanti alla fuga.

 

Il lago di Vico ed il mito di Ercole

Dal mito di Ercole, che la leggenda individua come unico artefice, nasce il lago di Vico, bacino la cui origine vulcanica si legge chiaramente nei crinali tondeggianti che lo definiscono. Ubicato in un’ampia zona boschiva, a tratti impenetrabile ed impervia, il lago è circondato da una riserva naturale di ben 3200 ettari, composta da lussureggianti foreste e sconfinate coltivazioni di castagni e noccioli.

Il lago di Vico presenta una fauna ittica molto variegata, grazie alla grande varietà di fondali di cui è dotato, e le sue sponde offrono riparo a 170 specie di uccelli, molti dei quali hanno eletto questo splendido invaso a sito in cui nidificare.

Passeggiando sulle sponde del lago è possibile incrociare cormorani, aironi, germani reali e garzette, che qui trovano il loro habitat ideale, circondati da boschi di faggio e di castagno ceduo.

 

La Tuscia romana e il lago di Bracciano

La vicinanza alla capitale di questo affascinante lago di origine vulcanica ne ha determinato, inevitabilmente, una più massiccia urbanizzazione. Fin dall’antichità, infatti, in un connubio che ancora oggi appare solido ed indissolubile, i romani si recano sulle sponde del lago di Bracciano per trascorrervi più o meno lunghi periodi di vacanza.

Attualmente il lago fa parte di un ampio parco naturale, di notevole interesse naturalistico, che si colloca a cavallo delle provincie di Viterbo e di Roma, e nel quale rientra anche il lago di Martignano. I due specchi d’acqua, da soli, coprono il 40% della superficie dell’intero parco e offrono scenari meravigliosi ai tanti visitatori che ne restano estasiati.

Il borgo di Bracciano rappresenta un’ulteriore tappa da non perdere. Dominato dal possente castello delle famiglie Odescalchi-Orsini, il centro storico appare arroccato su una ripida altura, dove le antiche case, interamente realizzate in pietra locale, si avviluppano in una pittoresca spirale che conduce all’imponente maniero.

L’insieme caratteristico del borgo col suo castello, il tutto magistralmente illuminato, di notte si riflette nelle acque del lago sottostante, ricreando atmosfere da favola. Grazie a tanta bellezza, Bracciano è sede privilegiata di numerose manifestazioni ed eventi, sia pubblici che privati.

 

Il piccolo lago di Monterosi

Chiude questa sintetica carellata sui laghi della Tuscia, il lago di Monterosi che misura solo 2 chilometri di circonferenza per 600 metri di diametro e possiede la tipica forma circolare del cono vulcanico dal quale ha avuto origine. Ubicato sul territorio del centro laziale omonimo, il lago presenta acque poco profonde e un’ampia varietà di ninfee e piante acquatiche.

Poco distante dal lago, la via Cassia collega Roma a Viterbo e consente di raggiungere agevolmente i graziosi borghi che si trovano nel circondario.

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